mercoledì 16 aprile 2014

Come rilegare i libri

Tutti, prima o dopo, abbiamo avuto la necessità di far rilegare qualcosa. La maggior parte delle volte si tratta di dispense universitarie oppure di cartelle di appunti personali o lavorativi. Un appuntamento molto comune è quello della tesi di laurea.
Di quando in quando, per chi ha la passione della scrittura, nasce la necessità di rilegare le proprie opere stampate, per uso personale oppure per una tiratura in copie limitate per la distribuzione ad amici e parenti. Ancora, può capitare di scoprire che uno dei nostri libri preferiti ha deciso di abbandonarci, perdendo la copertina o – peggio- qualche pagina.
In tutti questi casi, l’unica cosa che ci viene in mente di fare è recarci in una tipografia specializzata (spendendo spesso fior di quattrini) oppure recarci in negozi che effettuino la rilegatura a spirale, economica ma ingombrante e di scarsa durata nel tempo.
Eppure, imparare a rilegare da sé i propri libri non è così difficile e non richiede nemmeno un’attrezzatura particolarmente dispendiosa o ingombrante. Può trattarsi non solo di un buon sistema per risparmiare, ma anche di un’attività che offre una certa soddisfazione e può diventare espressione artistica nella scelta dei materiali e nella creazione di tomi ex-novo per agende, album fotografici, etc.
Il breve manuale “Come rilegare i libri” di Gianluca Marchesi, Marsilio Parolini e Vincenzo Sucato, edito con De Vecchi Editore, vuole proprio essere una guida alla portata di tutti che possa dar modo di imparare le tecniche fondamentali per confezionare da sé i propri libri ed effettuare le riparazioni di fortuna di quelli rovinati.
Corredato da molte fotografie a colori che seguono le spiegazioni passo per passo, il testo è adatto soprattutto a chi si avvicina per la prima volta a questo genere di lavori manuali. Con coerenza rispetto al contenuto, il libro è gradevole anche esteticamente, con una copertina in cartonato lucido e stampato su carta spessa e patinata.
Il capitolo iniziale introduce all’argomento offrendo per prima cosa un glossario specifico del libro e delle sue parti, con schemi esplicativi. Si passa poi alla descrizione di un laboratorio fai-da-te ideale, con un elenco degli strumenti necessari e loro funzione. Saggiamente, gli autori offrono alcune alternative ai ferri del mestiere più specifici e ingombranti (ad esempio, suggeriscono enciclopedie o altri oggetti pesanti in sostituzione delle presse professionali, in mancanza di spazi adeguati). Particolare attenzione viene data alla preparazione e alla stesura della colla per rilegare e ai materiali che possono essere utilizzati per creare le copertine.
Si passa quindi alle tecniche di unione dei fogli. Vengono illustrati diversi sistemi di cucitura, con ampio materiale fotografico d’esempio, e si mostra in che modo preparare la risma per la stesura della colla oppure come preparare un libro la cui copertina si è staccata per consentire la posa di una nuova.
L’argomento successivo è, logicamente, l’aggiunta della copertina. Per prima viene affrontata quella in brossura, più semplice e immediata, quindi si passa a quella in cartonato, che prevede più fasi e un’attenzione maggiore, oltre alla scelta del materiale di rivestimento adatto. A questo proposito si trova più avanti un capitolo ad hoc che illustra le caratteristiche di ogni materiale, sottolineandone sia le qualità che i punti deboli.
Il manuale offre molti spunti per la realizzazione di oggetti belli, oltre che funzionali, tramite un’ampia galleria fotografica di esempi e suggerimenti su come utilizzare i materiali di scarto o abbellire le rilegature con inserti di materiali differenti o nastri segnalibro.
Per concludere, vengono mostrati gli strumenti di punzonatura e di doratura per stampare i caratteri del titolo o le decorazioni “all’antica” sulle copertine.
Un testo agile e simpatico per avvicinarsi ad un’attività artigianale non molto conosciuta ma che può dare grandi soddisfazioni a chi ama i libri.

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